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al testo di Laura Turra
Parola (Come un fiato daria)
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Come un fiato d’aria – respiro inumidito sulle labbra – sali attraverso il mio corpo, quasi un altro sangue, più caldo, una piena di fiume che irrompe. Tu sola, umana, urgente parola, sei voce della mia anima nuda – l’inedito, il mai detto prima – eco delle infinite cose verdi, genesi di quelle nascoste tra nebbie, polvere e ricordi.
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Laura Turra
- 05/02/2018 15:14:00
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Cara Rosa, grazie della tua lettura. Un caro saluto
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Rosa Maria Cantatore
- 05/02/2018 14:45:00
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sì, a volte, le parole sono come un fiume in piena. E fa soffrire un po- quando si manifesta- il periodo di magra. Ciao, Laura :)
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Laura Turra
- 05/02/2018 10:53:00
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Ti ringrazio Nando, con sempre nuovo stupore. E’ bello vedere svelato in modo così perfetto l’intento dei propri versi. Tu sai mettere a nudo le parole, le porti in superficie, oserei dire “le esaltati”. Non so come accada, ma mi leggi profondamente dentro. Con affetto grande ti abbraccio
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Laura Turra
- 05/02/2018 10:53:00
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Scusa il refuso: "le esalti"
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Ferdinando Battaglia
- 05/02/2018 06:29:00
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Sembra quasi vedersi questo processo "metafisico", per analogia come accade ad un biologo ricercatore al microscopio nellosservare i procedimenti cellulari, proprio nella lettura del testo: vedere la parola venire partorita dal corpo interiore del poeta; e qui di nuovo il " mistero" (vediamo in filigrana un altro parto, il dare alla luce unaltra Parola): a traversati dalla parola, la mettiamo come madri al mondo, però ne diventiamo figli, veniamo noi partoriti alla luce dalla parola umana,che ci fa più umani, che ci rivela "linedito, il mai detto prima" - si badi bene: non perché nom si è davvero mai detto prima, non perché è davvero linedito ad accadere, ma perché, quando in stato di grazia, è sempre epifanica la parola, dice sempre un di più del reale, ci dice qualcosa di "nuovo" sul reale e su noi stessi; a volte può essere davvero la prima volta, ma non qui è la sua essenza. Di là di tutte queste mie inutili parole, di questo mio sragionare, rimane levidenza di un piccolo capolavoro di scrittura, un"economia" di scrittura che dice il genio di Laura, una generazione di senso anche per la scelta profonda e consapevole e oculata di ogni singolo vocabolo con cui ha tessuto la poesia, bella e geniale per questa trasparenza danima: leggendo il testo vediamo in atto accadere ciò che dice. E comunque bella e perfetta; compiuta.
Forte forte ti abbraccio
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